Official Italian Clan Cod4-BF3 Italian Clan

ZAGOR.

« Older   Newer »
  Share  
panni
view post Posted on 15/7/2009, 18:41     +1   -1






Za-gor-te-nay è il nome indiano di Zagor, che viene tradotto con spirito della scure. In realtà, nelle lingue indiane, questo termine non significa proprio nulla. D'altronde Zagor risale al 1961, quando i fumetti erano molto più semplici e molto meno realistici rispetto a oggi.

Sergio Bonelli ideò questo nome durante un viaggio in macchina, sull'autostrada del sole. Il suo primo tentativo fu Aiax, ma poi si rese conto che non era utilizzabile, perché era già il nome di un detersivo. Pensò che ci voleva almeno una Z e da qui ideò Za-gor-te-nay. Ma Aiax si evolse evidentemente in Aayaaak, che è il grido di battaglia di Zagor.



UNA DELLE PIÙ INTERESSANTI INVENZIONI RIGUARDO ALL'UNIVERSO ZAGORIANO È LA FORESTA DI DARKWOOD: UN LUOGO FANTASTICO IN CUI TUTTO PUÒ ACCADERE, MOLTO DIVERSO DAGLI ALTRI SCENARI DEL WESTERN PIÙ CLASSICO E TRADIZIONALE. DA QUALI ESIGENZE È NATO LO SPUNTO PER QUESTA AMBIENTAZIONE?
Darkwood è stata una felice intuizione: dal momento che volevo realizzare storie fantasiose non legate a precisi schemi storici e geografici come in Tex, mi sembrò giusto inventare un mondo fantastico e irreale, un po' come succedeva con Flash Gordon negli anni Trenta e un po' come accade ancora oggi per Conan. Trovo che sia molto importante per uno sceneggiatore avere un mondo immaginario nel quale sbizzarrirsi, senza dover ogni volta spiegare come mai gli scenari cambino così velocemente, avendoli tutti a disposizione. Desideravo che Zagor avesse, come Robin Hood e come Tarzan, un suo regno, una foresta misteriosa. Così ho pensato a Darkwood, una regione immensa, ricca di "ambienti" avventurosi (soprattutto la foresta, ma anche la palude, le montagne, le praterie, le città di frontiera). Darkwood è situata nel mondo della fantasia e non in quello della realtà. Ho cucito addosso al mio personaggio fantastico un ambiente altrettanto fantastico. Gli esploratori del mondo dell'avventura avrebbero, del resto, non pochi problemi nel tracciare mappe precise riguardo a molti altri scenari su cui si muovono gli eroi a fumetti. Prendiamo, per esempio, l'Uomo Mascherato. La Caverna del Teschio, dove abitualmente risiede, si trova nella foresta dei pigmei Bandar, nel Bengala. Secondo gli atlanti geografici, il Bengala è in India. Ma oltre a tigri e raja, l'Uomo Mascherato incontra leoni, tribù negre e beduini. Allora: India o Africa? È chiaro che il Bengala dell'Uomo Mascherato si può trovare solo sull'Atlante della Fantasia. Per un altro magico fumetto degli anni Trenta, Flash Gordon, Alex Raymond inventò addirittura un pianeta, Mongo. Per il suo coraggioso eroe, Raymond mise su Mongo il regno delle foreste, regni volanti, regni di ghiaccio e regni sottomarini: tutto un campionario di paesaggi avventurosi. Insomma: perché limitarsi a creare un personaggio, quando si può creare un universo? Finché si rispettano le regole della logica, del buon gusto e della tensione narrativa, l'esattezza geografica può diventare "elastica" secondo la discrezione dell'autore e la necessità del racconto. In questo nostro pianeta sovrappopolato, dove ormai non c'è più niente da esplorare, la porta della fantasia è sempre aperta sul meraviglioso e sull'ignoto

(sergiobonellieditore.it)

POSSIAMO PARLARE DI ZAGOR COME UN FUMETTO WESTERN?
In realtà, dato che ci troviamo nel Nord-Est, questo rende la saga zagoriana non un "western" ma, se vogliamo, un "eastern"! Parliamo di vecchia Frontiera, quella degli scenari da "Ultimo dei Mohicani", piuttosto che della Frontiera del Sud-Ovest filmata da John Ford in "Ombre Rosse" o ne "Il massacro di Fort Apache". Era una mia precisa intenzione differenziare la serie rispetto agli schemi di Tex e dei tanti altri personaggi western che all'epoca andavano per la maggiore. Così, le tribù indiane con cui Zagor si
trova ad avere a che fare sono quelle della regione nord orientale degli States e non quelle della parte sud-occidentale: dunque, algonkini e irochesi piuttosto che Apaches e Navajos. Questo colloca Zagor anche in un'epoca precedente agli anni in cui, di solito, sono ambientati i western più tradizionali. Anche l'idea di inserire in Zagor, in maniera costante e sistematica e non occasionale, spunti ed elementi provenienti dal genere fantastico e da quello horror nasce dalla voglia di differenziare il personaggio: tutti i temi tradizionali dell'epopea western erano già stati ampiamente sfruttati. Così, lo Spirito con la Scure va oltre i limiti di un genere preciso, viene contaminato da suggestioni della più diversa provenienza, e, se proprio vogliamo trovare una definizione, preferisco parlare più genericamente di fumetto "d'avventura"

(sergiobonellieditore.it)




ZAGOR BALZA COSTANTEMENTE DA UN'AVVENTURA ALL'ALTRA, MA NON SI PUÒ CERTO DIRE CHE GODA DI UNA VITA SENTIMENTALE ALTRETTANTO INTENSA E RARAMENTE SI TROVA COINVOLTO IN SITUAZIONI GALANTI CON IL GENTIL SESSO, ANCHE SE HA AVUTO ANCHE LUI LE SUE STORIE D'AMORE. QUALI SONO I MOTIVI DI QUESTA SCELTA?
Sono motivi principalmente generazionali, non solo miei (di autore) ma anche dei lettori. Innanzitutto, quando Zagor fu creato, pensavo a un pubblico più giovane di quello di Tex, e dunque non ritenevo che fosse interessato al fatto che il protagonista desse un bacio a una ragazza e perdesse tre pagine solo per quello. Non c'erano remore "morali" che mi facessero pensare che non andasse bene: più semplicemente ritenevo (d'accordo con mio padre e con quasi tutti gli sceneggiatori dell'epoca) che il lettore di allora, che comprava fumetti per leggersi delle belle avventure, potesse essere addirittura infastidito dalla parentesi romantica. Oggi le cose sono cambiate. Il pubblico si aspetta che un personaggio realistico come Nick Raider o come Dylan Dog abbia una sua vita sentimentale e che, così come vengono mostrati tanti altri aspetti della sua personalità, per completezza vengano mostrati anche quelli relativi al suo rapporto con le donne. Zagor resta ancora legato all'impostazione originaria, però nel tempo ha avuto sempre più a che fare con personaggi femminili. Io stesso, per primo, ho provveduto a far vivere allo Spirito con la Scure una love-story con la bella Frida, e quando i due si scambiarono il primo bacio, i lettori furono tutti d'accordo.


(sergiobonellieditore.it)
 
Top
buba diop
view post Posted on 15/7/2009, 21:43     +1   -1




il grande Cico, "ahi caramba carambita" qualceh fumetto (suppongo di mio padre,) del grande Zagor l'ho letto!! sono in possesso anche di alcuni interamente a colori! :)
 
Top
1 replies since 15/7/2009, 18:41   102 views
  Share