L'uomo della settimana, 6# Edizione - Max Euwe

Max Euwe

(Watergraafsmeer 20/5/1901-Amsterdam 26/11/1981)



- V° Campione del mondo (1935-37) -

Tranquillo professore di matematica, l'olandese Machgielis (Max) Euwe può essere paragonato al il più classico degli outsider che spodesta il campione invincibile. Nessuno si attendeva difatti che un giocatore di ottimo livello (campione olandese a venti anni), ma certamente lontano dalle caratteristiche sovrumane di Capablanca o Alechin, potesse conquistare il titolo mondiale a spese del leggendario Alechin.
E l'avvio del match, iniziato ad Amsterdam il 3 ottobre 1935, rispettò i pronostici: dopo le prime sette partite, Alechin conduceva per cinque punti a due (+4 -1 =2). Ma lentamente le cose cominciarono a prendere una strana piega, facilitate dal deterioramento progressivo di attenzione e lucidità con cui Alechin gestiva il match.
Incapace di controllarsi nel bere e nel mantenersi in buona efficienza psicofisica, Alechin,peraltro sofferente di cuore, si fece rimontare, tanto che a tre turni dalla fine Euwe era in vantaggio. A nulla servirono gli sforzi disperati e confusi del campione in carica di vincere la resistenza ferrea oppostagli da un Euwe sempre più convinto dei propri mezzi. Sicché le ultime tre patte consegnarono la corona al quieto professore olandese. In quella circostanza fu lo stesso Alechin, con grande sportività, a proclamarlo davanti alla scacchiera campione del mondo ed augurargli lunga vita.
Esattamente due anni dopo, il 5 ottobre del 1937, un Alechin rigenerato e motivatissimo, riebbe la possibilità della rivincita, peraltro prevista dalle clausole della sfida del 1935. Il match, su trenta incontri, si decise già alla venticinquesima partita ed Euwe riconsegnò lo scettro con la stessa eleganza con cui l'aveva conquistato.
Il dottor Euwe, diplomatosi in ragioneria prima di conseguire la laurea in matematica, andrebbe additato come esempio di fair-play, onestà intellettuale, equilibrio, sportività. Studioso ed autore sia di libri che di articoli scacchistici, stava alla scientificità del gioco tanto quanto Alechin alla artisticità dello stesso o Capablanca alla sua naturalezza. Era anche ottimo pugile, aviatore, ed abile nuotatore. Dopo la guerra chiese un'aspettativa di cinque ani per dedicarsi esclusivamente agli scacchi, ma i suoi risultati non furono più all'altezza dei precedenti. Sposato, con figli, Euwe visse una vita assolutamente equilibrata e felice. Ha svolto anche una intensa attività pubblicistica per riviste e giornali.
Assunse la carica di Presidente della Fide dal 1971 al 1981, anno della sua morte. Toccò a lui il difficile compito di negoziare con Fischer i termini per la "sfida del secolo" contro Spassky disputatasi a Reykjavik nel 1972.

Campionato del mondo, Amsterdam - 1935
Alexander Alekhine vs Max Euwe
0-1

Campionato del mondo, rivincita, 1937

Alexander Alekhine vs Max Euwe
1-0

Come mai i più grandi campioni di scacchi sono matematici..? Eppure sulla scacchiera le operazioni da elaborare con la nostra mente non dovrebbero essere più complesse di un operazione di calcolo alla portata di tutti. Allenamento anche x i comuni mortali..? Ci sono stati campioni " normali" ?

Si io....




per le altre domande quel fro*** di Murdock sicuramente ne sa più di me....però....posso dirti che per quel che ho compreso io degli scacchi, sono un gioco puramente matematico, sta tutto nel calcolo delle mosse....quando per esempio Murdock postava gli indovinelli da risolvere, tu cosa facevi ? Calcolavi quella serie di mosse che obbligavano l'avversario a muovere secondo quello che tu avevi calcolato...quindi a mente immaginavi tutte le possibili mosse finchè non trovavi la sequenza giusta....questo sono gli scacchi, il calcolo della sequenza giusta.

Su un indovinello di quelli postati da Murdock (ad es. "Scacco matto in 3 mosse) il tuo cervello doveva calcolare con una profondità di 3 mosse...ad inizio partita, con tutti i 32 pezzi sulla scacchiera, le possibili mosse da calcolare sono infinite, resta il fatto che più la tua mente è allenata al calcolo mentale e più mosse risucirai a calcolare riducendo quindi la possibilità di sbagliare la mossa....perchè non muoveresti mai il cavallo in una determinata casella se avessi già calcolato che dopo 4 mosse ti viene sicuramente mangiato.

I matematici hanno il mix giusto credo....memoria, calcolo e la dose di intuito che serve per trovare la sequenza giusta di mosse senza spendere ore nel calcolo delle stesse (ad esempio nel caso in cui ci siano ancora tanti pezzi sulla scacchiera e quindi le possibili mosse siano milioni se non miliardi).

Una buona dose di intuito potrebbe portarti a "vedere" / intuire la gisuta sequenza senza però aver calcolato tutte le altre possibili varianti, i matematici che hanno tanto intuito, diventano campioni...

I PC compensano l'assoluta mancanza di intuito (l'intelligenza artificiale ancora non esiste) con il fatto che sono proprio per definizione, dei calcolatori...con la differenza che non hanno problemi di memoria, non si stancano e sono molto più rapidi del miglior cervello sul pianeta....un pc con un software di scacchi serio, è QUASI imbattibile..

"Quasi" perchè le mosse da calcolare sono talmente tante che un pc "normale" impiegherebbe giorni per sviluppare l'intera partita ed essere certo della mossa che sta facendo e purtroppo, in una partita di scacchi seria, neanche il pc può permettersi di perdere tutto questo tempo.

Magnus Carlsen non è un matematico! Eppure è uno dei più promettenti scacchisti al mondo.. è diventato Grande Maestro (l'apice della carriera) all'età di 13 anni.

Ora ha 21 anni ed è il secondo al mondo come punteggio (dopo essere stato il n1 per un po' di tempo).

E come lui tanti altri sono diventati fortissimi giocatori in età pre-adolescenziale.. pur non essendo scienziati, matematici o ingegneri!

Questo si spiega grazie all'elasticità mentale e alla predisposizione per la logica che ogni essere umano dimostra verso i 12/13 anni.

Molti dicono che gli scacchi sono al 99% Profondità di Calcolo, ma se così fosse allora a cosa serviremmo noi umani? Ci sono le macchine!

I grandi maestri apprendono la capacità di limitare il numero di varianti da calcolare in una data posizione.. così facendo ne devono calcolare poche, ma sicuramente buone.. fino a trovare la mossa ideale.

Una macchina invece non escluderà quasi nulla di una posizione e sarà costretta a cercare in tutte le sue sfaccettature.. anche le più improbabili!!!! Si parla dunque di elevare a potenza un numero già molto ampio di mosse disponibili.. arrivando a cifre astronomiche:

Il gioco degli scacchi è uno dei più complessi in assoluto: si stima che il numero di combinazioni legalmente ammesse dei 32 pezzi sulle 64 caselle della scacchiera sia compreso fra 10 alla 43 e 10 alla 50 e la dimensione dell'albero di complessità del gioco è approssimativamente di 10 alla 123. Il numero di possibili diverse partite a scacchi è stimato essere circa 10 alla 10 alla 50.

Non va dimenticato che gli scacchi sono molto complessi non solo per la vastità di calcolo che richiedono, ma soprattutto per la comprensione delle regole e di come combinarle ad ogni posizione.

Ecco i motivi percui Panni e Akill giocano a dama!

Cmq credo che la mente di un uomo normale sia portato a calcolare cose ugualmente complesse e in breve tempo, questione di allenamento, pensiamo ad operazioni matematiche semplici dietro quante cose abbiamo dovuto apprendere o esprimere concetti di scrittura, e tantissime cose che facciamo giornaliermente compreso il nostro lavoro quante lezioni ci son volute x immagazzinare tutti i dati...

Edited by GladiatoreMaximo - 20/4/2011, 21:54

esatto quindi quand'è che ci alleniamo mags ?

Dalle capacità di apprendimento si può dedurre che il gioco degli scacchi può assimilarlo molto più facilmente in giovane età vista anche le citazioni di MD a proposito del vice campione del mondo già gran maestro a 13 anni, ma mi sorge un dubbio...:-) se ci si allena per calcolare oltre le nostre mosse anche quelle prevedibili dell'avversario...quando incontri un nabbo ti rovina i piani..? Un pò come a cod che ti arriva la granata fuori tempo e nel posto più inutile killandoti... ovvio che prò come neo subito prendono contromisure...però una speranza c'è l'ho ! Si Md mi allenerò .

No mags è l'opposto che a cod, quando incontri un nabbo che fa una mossa "imprevista" ti facilita i piani...perchè se non è prevista, vuol dire che nel tuo calcolo quella mossa l'hai scartata classificandola, "sbagliata" in quanto dannosa per chi la esegue...quindi....se il nabbo in questione sbaglia, non può che facilitarti il tutto.....continuando con il paragone di Cod4, è un pò come se all'improvviso vedi che il tuo avversario tira una granata fuori mappa...una ipotesi che avevi scartato in quanto "sbagliata".

Puoi contare su di me quando vuoi

Se lo desideri <3

visto che murdock mi pare abbondantemente preparato e neo... (beh, neo.. grazie a dio esiste l'osmosi! ) vi volevo chiedere di approfondire (ammesso che abbia importanza storica a livello del gioco degli scacchi) la figura di Cajal

Se hai la pazienza di tradurlo trovi delle informazioni molto interessanti qui

www.edochess.ca/batgirl/cajalchess.html

ty patato

...... io tifo per Alechin......

Se mi è concesso.....come mai ?